Cassandre

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Max Klinger
Cassandre
vers 1893
buste en bronze, incrustations de verre rouge pour les yeux, patine de couleur différente pour le bandeau
H. 58,5 ; L. 30 ; P. 36,5 cm
Achat, 1990
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Adrien Didierjean
Max Klinger
Cassandre
vers 1893
buste en bronze, incrustations de verre rouge pour les yeux, patine de couleur différente pour le bandeau
H. 58,5 ; L. 30 ; P. 36,5 cm
Achat, 1990
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Adrien Didierjean
Max Klinger (1857 - 1920)
Artwork not currently exhibited in the museum

Nella mitologia antica, Cassandra era una principessa troiana che aveva ricevuto da Apollo il dono della profezia ma il dio, sdegnato dall'atteggiamento della giovane che rifiuta le sue avance, la condannò a restare per sempre inascoltata. In questo modo, Cassandra non viene creduta quando predice l'incendio e la caduta di Troia, opponendosi invano all'ingresso del famoso cavallo nella città. Per suggerire questa predizione, e forse l'angoscia generata da queste visioni, Max Klinger ha incastonato nel viso di bronzo scuro occhi di corniola, una pietra dal colore del fuoco.
Una prima versione di questa scultura è stata realizzata in marmo, al quale è stato aggiunto un drappeggio di alabastro chiaro, occhi di ambra gialla e uno zoccolo di marmo rosso. In un secondo tempo, i dettagli del viso sono stati dipinti sul marmo. Questa versione in bronzo produce un effetto più impressionante, più morbido. Esistono altre versioni, con o prive di braccia.
Cassandra è un'opera tipica del simbolismo, un movimento artistico nato negli anni ottanta del XIX secolo è che si è diffuso in tutta Europa. Klinger è uno dei principali esponenti tedeschi di questa corrente. Egli esplora volentieri il tema della donna fatale, adotta materiali e tecniche insolite, predilige le opere frammentarie dai tagli irregolari, in grado di produrre un effetto singolare.

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