Chaise

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Carlo Bugatti
Chaise
1902
bois gainé de parchemin, rehauts peints et dorés, cuivre estampé
H. 97,0 ; L. 37,2 ; P. 53,0 cm.
Achat, 1992
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Carlo Bugatti
Chaise
1902
bois gainé de parchemin, rehauts peints et dorés, cuivre estampé
H. 97,0 ; L. 37,2 ; P. 53,0 cm.
Achat, 1992
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Carlo Bugatti
Chaise
1902
bois gainé de parchemin, rehauts peints et dorés, cuivre estampé
H. 97,0 ; L. 37,2 ; P. 53,0 cm.
Achat, 1992
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Carlo Bugatti
Chaise
1902
bois gainé de parchemin, rehauts peints et dorés, cuivre estampé
H. 97,0 ; L. 37,2 ; P. 53,0 cm.
Achat, 1992
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Carlo Bugatti
Chaise
1902
bois gainé de parchemin, rehauts peints et dorés, cuivre estampé
H. 97,0 ; L. 37,2 ; P. 53,0 cm.
Achat, 1992
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / image RMN-GP
Carlo Bugatti
Chaise
1902
bois gainé de parchemin, rehauts peints et dorés, cuivre estampé
H. 97,0 ; L. 37,2 ; P. 53,0 cm.
Achat, 1992
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / image RMN-GP
Carlo Bugatti (1856 - 1940)
Niveau médian, Salle 65

Il modello di questa sedia è disegnato da Carlo Bugatti per una delle sale completamente arredate che l'artista presenta alla prima Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna di Torino, nel 1902. Questa "sala da gioco e da conversazione" riproduce su scala umana un guscio di chiocciola. Immediatamente ribattezzata con l'appellativo di "camera a chiocciola", questa sorta di "installazione" variante sulla morfologia dell'animale così come meditazione sul tema della spirale, segna l'apice raggiunto da Carlo Bugatti nella creazione di mobili.
Per esaltare l'ampiezza delle curve create, Carlo Bugatti immagina di rivestire completamente queste forme nuove con una pelle satinata di cuoio pergamenato, perfettamente aderente all'anima del legno. Questo rivestimento, inoltre, è impreziosito da una fine decorazione rossa e dorata di esili insetti.
"A seguito di vivaci discussioni [...] di accese dispute scatenate in seno alla Giuria come nel pubblico", Carlo Bugatti ottiene il Diploma d'onore, il massimo riconoscimento per essere stato “il primo, in Italia, a realizzare e non soltanto ad ideare un mobile moderno".

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