Chemin de la Machine, Louveciennes

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Alfred Sisley
Chemin de la Machine, Louveciennes
1873
huile sur toile
H. 54,5 ; L. 73,0 cm.
Donation sous réserve d'usufruit Joanny Peytel, 1914
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Alfred Sisley
Chemin de la Machine, Louveciennes
1873
huile sur toile
H. 54,5 ; L. 73,0 cm.
Donation sous réserve d'usufruit Joanny Peytel, 1914
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Sylvie Chan-Liat
Alfred Sisley (1839 - 1899)
La strada che si perde all'orizzonte costituisce uno dei temi preferiti da Sisley. Spesso, è proprio la strada che collega il primo piano allo sfondo e che contribuisce a "attraversare" lo spazio, dando così luogo ad effetti di prospettiva molto riusciti. In questa tela, l'illusione della terza dimensione è resa in modo alquanto spettacolare grazie alla strada che corre diritta, perpendicolarmente alla superficie del quadro. La fila di alberi conferisce ritmo alla composizione e accentua l'impressione di profondità, mentre un gioco di linee si viene a creare grazie alle traiettorie verticali dei tronchi, alle quali fa seguito l'andamento orizzontale delle ombre. La salita appena accennata della strada, è utilizzata per creare un punto di fuga leggermente decentrato e ottenere così una vista dall'alto sullo sfondo soleggiato. Questa struttura permette al pittore di organizzare lo spazio del suo paesaggio, rispettando la disposizione dei vari piani. Infine, come di consuetudine, Sisley umanizza il suo paesaggio introducendovi alcune piccole figure come faceva Jongkind.
La strada de la Machine, Louveciennes, non può non evocare un altro celebre quadro intitolato Viale di Middelharnis (Londra, The National Gallery) dipinto da Hobbema nel 1689, che Sisley aveva avuto modo di ammirare quando, da giovane, aveva soggiornato a Londra. Altri influssi, tuttavia, sono ravvisabili in questo quadro. Il senso della costruzione è senza dubbio ereditato da Corot, mentre lo spazio preponderante riservato al cielo deriva dai maestri del paesaggio olandese del XVII secolo, tra i quali possiamo annoverare Ruysdael. Infatti, è proprio la luminosità della campagna dell'Ile-de-France che Sisley riesce a rendere con grande maestria.
Artwork not currently exhibited in the museum
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