Henri Cordier
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Gustave Caillebotte
Henri Cordier
1883
huile sur toile
H. 65,0 ; L. 81,5 cm.
Don Mme Henri Cordier, 1926
© RMN-Grand Palais (musée d'Orsay)
/ Franck Raux
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Gustave Caillebotte
Henri Cordier
1883
huile sur toile
H. 65,0 ; L. 81,5 cm.
Don Mme Henri Cordier, 1926
© RMN-Grand Palais (musée d'Orsay)
/ Franck Raux
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Gustave Caillebotte
Henri Cordier
1883
huile sur toile
H. 65,0 ; L. 81,5 cm.
Don Mme Henri Cordier, 1926
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais
/ Patrice Schmidt
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Gustave Caillebotte
Henri Cordier
1883
huile sur toile
H. 65,0 ; L. 81,5 cm.
Don Mme Henri Cordier, 1926
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Hervé Lewandowski
Gustave Caillebotte
(1848 -
1894)
Uno degli aspetti più avvincenti dell'opera di Caillebotte è la serie di ritratti di personalità della sua stessa cerchia borghese. Ai nostri giorni, l'identità di molti di questi personaggi è avvolta nel mistero. Questo, però, non è il caso di Henri Cordier (1849-1925), uno studioso della Cina, professore di storia, geografia e di legislazione degli Stati dell'Estremo Oriente presso la Scuola di Lingue Orientali di Parigi.
Cordier che ha vissuto in Cina tra il 1869 e il 1876, redige una bibliografia delle opere dedicate all'impero cinese, conosciuta con il titolo di Biblioteca sinica, pubblicata tra il 1878 e il 1895. Egli è altresì uno dei fondatori, nel 1882, della Revue d'Extrême-Orient. Tramite la Grande Encyclopédie veniamo informati che Cordier ebbe l'onore di ricevere il grado di mandarino cinese di 3a classe.
Non sappiamo in quali circostanze Caillebotte e Cordier si siano incontrati. I due, tuttavia, furono sicuramente amici poiché l'artista, che non aveva bisogno di vendere i suoi quadri per vivere, non ha mai realizzato ritratti su commissione. In quest'opera, il pittore decide di dare rilievo alla dimensione intellettuale di Cordier. Quest'ultimo è raffigurato in un momento di massima concentrazione, circondato da libri, intento a scrivere in una posizione non ben definita. L'insolita impaginazione con la figura tagliata a mezzo busto e unita agli elementi dello sfondo che chiudono completamente lo spazio, è altamente rappresentativa delle ricerche di Caillebotte che, in questo caso, si avvicina a Degas.
Gli effetti di materia, la tavolozza dai riflessi violacei sono caratteristiche riscontrabili anche nelle altre opere dipinte da Caillebotte nel corso di questo periodo.
Cordier che ha vissuto in Cina tra il 1869 e il 1876, redige una bibliografia delle opere dedicate all'impero cinese, conosciuta con il titolo di Biblioteca sinica, pubblicata tra il 1878 e il 1895. Egli è altresì uno dei fondatori, nel 1882, della Revue d'Extrême-Orient. Tramite la Grande Encyclopédie veniamo informati che Cordier ebbe l'onore di ricevere il grado di mandarino cinese di 3a classe.
Non sappiamo in quali circostanze Caillebotte e Cordier si siano incontrati. I due, tuttavia, furono sicuramente amici poiché l'artista, che non aveva bisogno di vendere i suoi quadri per vivere, non ha mai realizzato ritratti su commissione. In quest'opera, il pittore decide di dare rilievo alla dimensione intellettuale di Cordier. Quest'ultimo è raffigurato in un momento di massima concentrazione, circondato da libri, intento a scrivere in una posizione non ben definita. L'insolita impaginazione con la figura tagliata a mezzo busto e unita agli elementi dello sfondo che chiudono completamente lo spazio, è altamente rappresentativa delle ricerche di Caillebotte che, in questo caso, si avvicina a Degas.
Gli effetti di materia, la tavolozza dai riflessi violacei sono caratteristiche riscontrabili anche nelle altre opere dipinte da Caillebotte nel corso di questo periodo.
Rez-de-chaussée,
Exposition temporaire aval