Jeunes Grecs faisant battre des coqs
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Jean-Léon Gérôme
Jeunes Grecs faisant battre des coqs
1846
huile sur toile
H. 143 ; L. 204 cm avec cadre H. 188,5 ; L. 250 ; EP. 15 cm
Achat, 1873
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais
/ Patrice Schmidt
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Jean-Léon Gérôme
Jeunes Grecs faisant battre des coqs
1846
huile sur toile
H. 143 ; L. 204 cm avec cadre H. 188,5 ; L. 250 ; EP. 15 cm
Achat, 1873
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Stéphane Maréchalle
Jean-Léon Gérôme
(1824 -
1904)
Gérôme inizia questa tela nel 1846, all'epoca è ancora sconvolto e deluso dalla sua fallimentare partecipazione al Prix de Roma dove ha visto sfumare la possibilità di ottenere una borsa di studio per completare la sua formazione all'Accademia di Francia di Roma nella splendida sede di Villa Medici. Temendo un nuovo insuccesso, è riluttante a mostrare in pubblico questa sua opera intitolata Giovani greci assistono ad un combattimento di galli. Incoraggiato dal suo maestro, il pittore accademico Delaroche, trova infine il coraggio di inviare questo quadro al Salon del 1847 dove l'opera ottiene invece un grande successo.
In uno stile "neogreco", caratterizzato dal gusto della rifinitezza, delle colorazioni chiare e della pittura liscia, Gérôme rappresenta una coppia di adolescenti, dai corpi generosamente nudi, seduta ai piedi di una fontana. La loro giovinezza contrasta con il profilo sbreccato della sfinge sullo sfondo. Questa contrapposizione è presente anche tra la vegetazione lussureggiante ed i rami secchi per terra e nel combattimento tra gli uccelli che si concluderà con la morte di uno dei due.
Pochi sono i commentatori che sottolinearono il disincanto e l'amarezza dell'artista rispetto al coro di lodi che elogiò l'opera. Soltanto Baudelaire criticò questa tela e definì Gérôme il capofila della "scuola dei puntigliosi" giudicandolo inconsistente ed artificiale. Il pubblico, però, concorda con il giudizio di Théophile Gautier che vede in questo Combattimento di galli "una grande abilità nel disegno, nell'animazione e nei colori". A ventitre anni, Gérôme fa così il suo ingresso clamoroso nel mondo dell'arte, prima di dedicarsi alla carriera ufficiale alla quale era destinato e che sarà costellata da onori e da riconoscimenti. .
In uno stile "neogreco", caratterizzato dal gusto della rifinitezza, delle colorazioni chiare e della pittura liscia, Gérôme rappresenta una coppia di adolescenti, dai corpi generosamente nudi, seduta ai piedi di una fontana. La loro giovinezza contrasta con il profilo sbreccato della sfinge sullo sfondo. Questa contrapposizione è presente anche tra la vegetazione lussureggiante ed i rami secchi per terra e nel combattimento tra gli uccelli che si concluderà con la morte di uno dei due.
Pochi sono i commentatori che sottolinearono il disincanto e l'amarezza dell'artista rispetto al coro di lodi che elogiò l'opera. Soltanto Baudelaire criticò questa tela e definì Gérôme il capofila della "scuola dei puntigliosi" giudicandolo inconsistente ed artificiale. Il pubblico, però, concorda con il giudizio di Théophile Gautier che vede in questo Combattimento di galli "una grande abilità nel disegno, nell'animazione e nei colori". A ventitre anni, Gérôme fa così il suo ingresso clamoroso nel mondo dell'arte, prima di dedicarsi alla carriera ufficiale alla quale era destinato e che sarà costellata da onori e da riconoscimenti. .
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