Jour de fête à l'hospice Trivulzio à Milan
Angelo Morbelli
(1853 -
1919)
Il Pio Albergo Trivulzio era un ricovero per malati e un ospizio per anziani. Morbelli comincia sin dai primi anni ottanta del XIX secolo ad interessarsi all'atmosfera di questo luogo raffigurando, a più riprese,da diverse angolazioni e con varianti negli effetti di luce, questo ampio salone. Ogni volta, tuttavia, l'artista inserisce nella sua composizione alcune figure di anziani che sono descritti con estrema minuzia.
Morbelli non ha ancora adottato, in questa tela, il divisionismo rigoroso delle sue opere posteriori. Le grandi vetrate o le proiezioni di luce sulle pareti sono così dipinte con ampie pennellate. Giorno di festa è, in compenso, una delle prime opere in cui l'artista applica il metodo della sovrapposizione dei toni puri. Quest'ultimi sono generalmente stesi con sottili tratti paralleli in modo da definire i piani dei tavoli, accentuando così l'effetto prospettico.
Le posture assunte dai vari personaggi sono destinate ad esaltare il valore simbolico ed emozionale del tema della solitudine e della vecchiaia. Uno dei vecchi è assopito, un altro ha lo sguardo rivolto nel vuoto, gli occhi bassi. A sinistra, l'inquadratura mostra soltanto le gambe e le mani di un uomo che ha posto di fronte a lui il bastone, il cappotto e il cappello. Si tratta certamente di un visitatore che, al contrario degli altri tre uomini, lascerà di lì a poco la scena.
Sin dagli anni settanta del XIX secolo, questo genere di soggetto sociale si diffonde un po' ovunque in Europa. Ricordiamo, a tal proposito, le illustrazioni pubblicate in Inghilterra in giornali quali London News illustrated o The Graphic, Max Liebermann in Germania e Anton van Rappard nei Paesi Bassi senza dimenticare Alfred Roll ed Henri Gervex in Francia. In Italia, Morbelli è uno dei primi a trattare simili tematiche.
Morbelli non ha ancora adottato, in questa tela, il divisionismo rigoroso delle sue opere posteriori. Le grandi vetrate o le proiezioni di luce sulle pareti sono così dipinte con ampie pennellate. Giorno di festa è, in compenso, una delle prime opere in cui l'artista applica il metodo della sovrapposizione dei toni puri. Quest'ultimi sono generalmente stesi con sottili tratti paralleli in modo da definire i piani dei tavoli, accentuando così l'effetto prospettico.
Le posture assunte dai vari personaggi sono destinate ad esaltare il valore simbolico ed emozionale del tema della solitudine e della vecchiaia. Uno dei vecchi è assopito, un altro ha lo sguardo rivolto nel vuoto, gli occhi bassi. A sinistra, l'inquadratura mostra soltanto le gambe e le mani di un uomo che ha posto di fronte a lui il bastone, il cappotto e il cappello. Si tratta certamente di un visitatore che, al contrario degli altri tre uomini, lascerà di lì a poco la scena.
Sin dagli anni settanta del XIX secolo, questo genere di soggetto sociale si diffonde un po' ovunque in Europa. Ricordiamo, a tal proposito, le illustrazioni pubblicate in Inghilterra in giornali quali London News illustrated o The Graphic, Max Liebermann in Germania e Anton van Rappard nei Paesi Bassi senza dimenticare Alfred Roll ed Henri Gervex in Francia. In Italia, Morbelli è uno dei primi a trattare simili tematiche.
Niveau médian,
Salle 58