La Nuit étoilée

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Vincent Van Gogh
La Nuit étoilée
1888
huile sur toile
H. 73,0 ; L. 92,0 cm.
Donation sous réserve d'usufruit M. et Mme Robert Kahn-Sriber, en souvenir de M. et Mme Fernand Moch, 1975
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Vincent Van Gogh
La Nuit étoilée
1888
huile sur toile
H. 73,0 ; L. 92,0 cm.
Donation sous réserve d'usufruit M. et Mme Robert Kahn-Sriber, en souvenir de M. et Mme Fernand Moch, 1975
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Vincent Van Gogh
La Nuit étoilée
1888
huile sur toile
H. 73,0 ; L. 92,0 cm.
Donation sous réserve d'usufruit M. et Mme Robert Kahn-Sriber, en souvenir de M. et Mme Fernand Moch, 1975
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Vincent Van Gogh
La Nuit étoilée
1888
huile sur toile
H. 73,0 ; L. 92,0 cm.
Donation sous réserve d'usufruit M. et Mme Robert Kahn-Sriber, en souvenir de M. et Mme Fernand Moch, 1975
© RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Adrien Didierjean
Vincent Van Gogh (1853 - 1890)
Sin dal suo arrivo ad Arles, l'8 febbraio 1888, la rappresentazione degli "effetti di notte" diventa una preoccupazione costante per Van Gogh. Nell'aprile del 1888, l'artista scrive al fratello Théo: "Mi occorre una notte stellata con dei cipressi o, forse, sopra un campo di grano maturo". A giugno, così confida al pittore Emile Bernard: "Quando mai riuscirò a dipingere un Cielo stellato, un quadro che, da sempre, occupa i miei pensieri " e a settembre, in una lettera alla sorella, torna sullo argomento: "Spesso, ho l'impressione che la notte sia più ricca di colori se paragonata al giorno". In quello stesso mese di settembre, van Gogh realizza finalmente questo progetto diventato per lui irrinunciabile.
In un primo tempo dipinge un angolo di cielo notturno nella terrazza di un caffè sulla piazza centrale ad Arles (Otterlo, Rijksmuseum Kröller-Muller). Quindi, questa veduta del Rodano in cui l'artista riproduce in modo esemplare i colori che percepisce nell'oscurità. La tonalità dominante è il blu in varie sfumature: di Prussia, oltremare o cobalto. Le luci della città brillano di un arancio intenso e si riflettono nell'acqua. Le stelle risplendono come pietre preziose.
A distanza di qualche mese, subito dopo il suo internamento nell'ospedale psichiatrico, Van Gogh dipinge un'altra versione dello stesso soggetto: Il Cielo stellato (New York, MoMA), in cui si esprime in tutta la sua virulenza la sua personalità disturbata. Gli alberi assumono le stesse fattezze delle fiamme mentre il cielo e le stelle volteggiano in una visione cosmica. Nel dipinto La notte stellata, custodito presso il museo d'Orsay, la presenza di una coppia di innamorati sulla parte bassa della tela accresce l'atmosfera di grande serenità dell'opera.
Artwork not currently exhibited in the museum
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