La Robe rose



Nativo di Montpellier, Bazille si stabilisce a Parigi nel 1862 per proseguire i suoi studi di medicina. Parallelamente all'università, Bazille frequenta la bottega di Gleyre dove conosce quei giovani artisti che, in seguito, daranno vita al gruppo degli impressionisti. Assieme a quest'ultimi, Bazille si dedicherà direttamente alla pittura en plein air: l'artista è particolarmente interessato alla rappresentazione dei paesaggi o delle figure immersi nella luce naturale. Questo quadro, eseguito durante l'estate del 1864, ne è, infatti, un buon esempio precoce.
La figura femminile raffigurata è quella di Thérèse des Hours, una cugina di Bazille. La famiglia Bazille e quella des Hours trascorrono le estati nella magnifica tenuta familiare di Méric, a Castelnau-le-Lez, paese nei pressi di Montpellier. La casa e il suo parco sono situati su un'altura che domina il paese. Bazille fa posare Thérèse sulla terrazza, all'estremità del giardino.
La donna indossa un semplice abito rosa, a strisce verticali di colore rosa e grigio argentato e un grembiule nero. Thérése dà le spalle allo spettatore e volge lo sguardo in direzione del borgo le cui abitazioni sono coperte da tegole arancioni, tipiche della Francia meridionale. Per accentuare il contrasto tra lo sfondo e il primo piano, Bazille inserisce alcuni alberi che inquadrano il secondo piano. Questo è un procedimento caro ai pittori della scuola di Barbizon, tra i quali possiamo annoverare Théodore Rousseau. In questo caso, gli alberi, nell'ombra come la figura di Thérèse, mettono in risalto la luce cruda del Mezzogiorno che taglia ed evidenzia i contorni.
In un disegno preparatorio, Thérèse è voltata verso lo spettatore, in una posizione tipica del ritratto tradizionale. È interessante notare che il pittore ha finalmente scelto di mostrare la schiena della sua modella, immergendo così la sua tela in un'atmosfera di calma, di compiutezza e di empatia.