La Tour Eiffel foudroyée
L'interesse dei fotografi per la torre Eiffel non si esaurisce con la fine dei lavori. Dal balcone dell’appartamento di Gabriel Loppé, in avenue du Trocadéro, il monumento costituisce un elemento di grande pregio, sia che la torre venga illuminata da ghirlande di luci o, come in questo caso, messa in evidenza dai lampi di un cielo temporalesco.
Il 15 giugno 1905, il fotografo – anche conosciuto per la sua opera di pittore - scrive a Gustave Eiffel: "Per il momento, non ho ancora le stampe, dello scatto della Torre colpita dai fulmini. Dopo aver sciupato molti negativi a causa della maldestrità di alcuni tecnici ai quali consegnavo tali negativi affinché realizzassero le copie, ho deciso di eseguire io stesso tutte queste seccanti operazioni per poter finalmente avere qualche immagine da regalare agli amici. Preparerò dunque un po’ di fissativo per realizzare le due stampe che i vostri corrispondenti vi pregano di far loro pervenire. Fino a questo momento ne ho ricavato un numero assai limitato che ho regalato a 5 o 6 dei miei amici ed anche ad alcune persone per le quali, pur non avendo l’onore di conoscerle, nutro una profonda stima; per Lei, Illustre Signore, che ha ideato il monumento più originale, più moderno; l’unico in grado di trasmettermi la sensazione di immensità, di varietà, di finezza e della luminosità del cielo parigino, di questa [sic] atmosfera che il fumo delle fabbriche non è riuscito a rovinare e che avvolge il paesaggio parigino di un’armonia e di un fascino così artistico."