Lavandière

Paul Guigou
Lavandière
en 1860
huile sur toile
H. 81,0 ; L. 59,0 cm.
Don Paul Rosenberg, 1912
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Paul Guigou (1834 - 1871)
Artwork not currently exhibited in the museum

Guigou ha 26 anni quando dipinge la Lavandaia. L'artista è ancora alla prima fase della sua carriera, ovvero quella della sua formazione presso l'Istituto delle Belle-Arti di Marsiglia. Questa e, indubbiamente, una delle scuole più originali e più attive di tutta la Francia. Il suo direttore, Emile Loubon, amico dei pittori di Barbizon, sviluppa nei suoi allievi la passione per il paesaggio e li sprona a dipingere "dal vero".
Il pittore ha scelto di raffigurare questa lavandaia di schiena. Questa posizione conferisce al personaggio un aspetto misterioso. Pochi elementi lasciano intuire la natura del suo lavoro. Lo sfondo, appena accennato, incornicia la raffigurazione di un paesaggio che, in questo caso, è quello provenzale.
La veduta ripresa dall'alto sopprime il cielo e suggerisce una sensazione di pesantezza e di prostrazione. Tuttavia, non sembra che Guigou voglia esprimere un messaggio sociale. Egli ambisce, piuttosto, a tradurre la realtà della sua regione. L'artista cerca soprattutto di captarne l'intera bellezza, la luce particolare e, specialmente, il suo caldo opprimente, carico di polvere. I colori utilizzati sono spenti, minerali, come se il pittore li avesse mischiati con i pigmenti della terra. Questa impressione è rafforzata dalla consistenza spessa e granulosa della pittura.
In questo quadro, Guigou ricorre ad ogni espediente per realizzare un "ritratto fedele ed eterno della sua piccola patria", questo "Impero del Sole", a detta dello scrittore provenzale Frédéric Mistral.