Le Cheval blanc

Paul Gauguin
Le Cheval blanc
1898
huile sur toile
H. 140,5 ; L. 92,0 cm.
Achat, 1927
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / RMN
Paul Gauguin (1848 - 1903)
Niveau supérieur, Galerie Françoise Cachin

Questo quadro famoso è stato dipinto da Gauguin durante il suo secondo soggiorno a Tahiti. L'artista amava andare a spasso per la campagna ed esplorare le montagne e le foreste dell'entroterra. Questi luoghi situati lontano dai villaggi erano all'epoca popolati da ogni sorta di animali selvaggi e da una ricca e lussureggiante vegetazione.
Nel caso specifico, l'opera non raffigura tuttavia una scena reale ma una visione immaginaria e sintetica di un paesaggio tahitiano. Il complicato intreccio dei rami di un albero indigeno chiamato bourao, un specie di ibisco, così come i gigli ed i fiori immaginari in primo piano formano un quadro decorativo che circonda il motivo principale. Il cielo e l'orizzonte sono assenti da questo luogo chiuso.
Un cavallo bianco, il cui mantello si colora del verde della vegetazione, ha dato il titolo al quadro. L'animale è raffigurato in piedi mentre si abbevera al centro di un ruscello che attraversa la composizione dall'alto in basso. Il cavallo, animale solitario, ha probabilmente un senso simbolico legato alle credenze degli abitanti del posto sul passaggio delle anime nell'altro mondo. Il colore bianco in Polinesia è legato alla morte e al culto delle divinità.
Dietro questo animale sacro, due uomini nudi si allontanano cavalcando a pelo i loro cavalli. Lo scaglionamento di questi tre motivi animati nel paesaggio accentua la visione verticale e priva di profondità della scena. Per aumentare il carattere decorativo della stessa, Gauguin ha utilizzato colori suntuosi. Le tonalità verdi, dal verde prato al verde smeraldo e i blu intensi contrastano con gli arancioni, i rosa e la carnagione scura delle uniche due figure umane.
Una impressione di paradisiaca serenità traspare da questa composizione trasformatasi in una vera e propria icona. Il committente di questa tela, un farmacista di Tahiti, non ha saputo apprezzare l'audacia cromatica del pittore. Egli rifiutò l'opera adducendo come pretesto il colore troppo verde del cavallo.

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