Le Golfe de Marseille vu de L'Estaque

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Paul Cézanne
Le Golfe de Marseille vu de L'Estaque
entre 1878 et 1879
huile sur toile
H. 59,5 ; L. 73,0 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Paul Cézanne
Le Golfe de Marseille vu de L'Estaque
entre 1878 et 1879
huile sur toile
H. 59,5 ; L. 73,0 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© RMN-Grand Palais (musée d'Orsay) / Sylvie Chan-Liat
Paul Cézanne
Le Golfe de Marseille vu de L'Estaque
entre 1878 et 1879
huile sur toile
H. 59,5 ; L. 73,0 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Paul Cézanne
Le Golfe de Marseille vu de L'Estaque
entre 1878 et 1879
huile sur toile
H. 59,5 ; L. 73,0 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Paul Cézanne
Le Golfe de Marseille vu de L'Estaque
entre 1878 et 1879
huile sur toile
H. 59,5 ; L. 73,0 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Thierry Le Mage
Paul Cézanne (1839 - 1906)
Artwork not currently exhibited in the museum
Nativo della Provenza, Cézanne resta profondamente legato alla sua regione d'origine dalla quale attinge alcuni soggetti ricorrenti ed emblematici della sua opera. I due motivi più importanti sono la montagna Sainte-Victoire e il golfo dell'Estaque, che l'artista conosceva sin dalla sua infanzia. Proprio in questo luogo, l'artista dipinge i suoi primi paesaggi marini nel 1876 e realizza, alla fine degli anni settanta del XIX secolo, acquarelli e tele raffiguranti vedute dall'alto del golfo, tra cui questa.
In una lettera del 1876, Cézanne descrive a Pissarro il paesaggio panoramico che si offre alla sua vista e parla del "sole atroce" che trasforma gli "oggetti" in "figure". Nelle sue tele, l'artista traduce questa assenza di modellato dipingendo la vegetazione e gli scogli con pennellate giustapposte che creano una trama ben visibile. Le mura, le case, la ciminiera della fabbrica in primo piano, tutti gli elementi costruiti dall'uomo, sono delineati da una linea scura che sottolinea le forme geometriche degli stessi. Col passare del tempo, questo lavoro di semplificazione degli elementi che assumono forma di cubo, di cilindro, di cono, si accentuerà nell'opera del pittore.
Sin dai primi anni settanta del XIX secolo, Cézanne, a contatto con Pissarro, ha schiarito la sua tavolozza. Appare tuttavia chiaro che l'artista, da questo momento in poi, si sottrae all'influsso dell'impressionismo, soprattutto con l'abolizione della prospettiva tradizionale e con la sintetizzazione dei diversi piani. La composizione è divisa in quattro zone nettamente distinte: la riva, dipinta con un impasto spesso e che è la parte più carica, la superficie liscia dell'acqua, la catena montuosa ed infine la sottile striscia di cielo. Tutte le linee convergono verso un punto situato al di fuori della cornice, sulla sinistra, dove il golfo si restringe. La visione troncata del soggetto raffigurato, tagliato in modo arbitrario dallo spazio del quadro, è tipica dell'opera di Cézanne.
Il golfo di Marsiglia visto dall'Estaque è la prima opera di Cézanne ad entrare nelle collezioni dei musei francesi grazie al lascito di Gustave Caillebotte nel 1894. Il quadro sconvolge i visitatori del museo del Luxembourg, all'epoca museo degli artisti viventi ma affascina i pittori. Ai primi del Novecento, Fauves e Cubisti (Braque, Dufy, Derain), pianteranno i loro cavalletti sulle sponde dell'Estaque.
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