Le Mineur
Jean Carriès
(1855 -
1894)
Niveau médian,
Salle 56
Il Minatore incarna con forza un aspetto inconsueto della produzione di Carriès. La scultura modellata in cera su un "anima" di gesso, raffigura molto verosimilmente un carbonaio, come lo stesso Carriès scrive in una lettera all'amico e mecenate Ménard-Dorian. Il doppio cappello sta soprattutto a testimoniare l'espressione della fantasia dell'artista, la cui predilezione per i copricapo si manifesta in molte sculture. L'assortimento delle patine del gesso e della cera di colore bruno rosso è particolarmente riuscita e la figura a mezzo busto non manca di ricordare l'Autoritratto in cera, conservato oggi al Petit Palais. Questo Minatore è un'immagine potente e sobria in grado di evocare contemporaneamente un operaio, un contadino e un artigiano.
Carriès partecipò nel marzo 1886 al Cercle d'Art des XX di Bruxelles. L'annno prima, Constantin Meunier vi aveva esibito una cera del Scaricatore del porto di Anversa. L'interesse dell'epoca per la rappresentazione del lavoro in opere di scultura non aveva lasciato Carriès indifferente. Il fatto poi che quest'opera, nella versione in gres, sia stata intitolata Germinale come il romanzo di Zola pubblicato nel 1885, fece sì che questa scultura fosse accolta come una rappresentazione più emblematica che letterale del mondo del lavoro.
Carriès partecipò nel marzo 1886 al Cercle d'Art des XX di Bruxelles. L'annno prima, Constantin Meunier vi aveva esibito una cera del Scaricatore del porto di Anversa. L'interesse dell'epoca per la rappresentazione del lavoro in opere di scultura non aveva lasciato Carriès indifferente. Il fatto poi che quest'opera, nella versione in gres, sia stata intitolata Germinale come il romanzo di Zola pubblicato nel 1885, fece sì che questa scultura fosse accolta come una rappresentazione più emblematica che letterale del mondo del lavoro.