L'Enfant malade
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Eugène Carrière
L'Enfant malade
1885
huile sur toile
H. 101,3 ; L. 81,5 cm.
Legs Mme Eugène Carrière, 1922
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Hervé Lewandowski
Eugène Carrière
(1849 -
1906)
Artwork not currently exhibited in the museum
Il giornalista romanziere e critico Gustave Geffroy, nell'edizione del 1892 di La Vie artistique riferendosi a Carrière scrive che: "La maternità divina, il tema religioso che appare in tutte le tele della vecchia Italia, [...] è stato ripreso dal pittore che ne ha fatto il soggetto borghese della maternità moderna, [...]. Non si tratta più, indubbiamente, della maternità tranquilla e serena dei periodi di fede, ma della maternità del secolo del pessimismo, quella dai cupi presagi della madre [...] che, con fare angosciato ed inquieto, tiene stretto il suo bambino cingendone il corpo con un braccio, come a perpetua difesa contro la malattia e la morte". Una volta appreso il contesto nel quale l'opera è stata dipinta, l'analisi della stessa appare ancor più commovente. Il quadro raffigura, infatti, la moglie del pittore che, teneramente, abbraccia uno dei suoi figli. Il piccolo, che al momento del ritratto ha sei anni, morirà l'anno seguente.
In seguito, Carrière realizzerà tele dalle tonalità brune lumeggiate soltanto da alcune pennellate di bianco. Nel caso di questo dipinto, anche se i toni bianchi e bruni prevalgono su ogni altra tinta, l'opera conserva ancora tracce di colori. In particolare, un mazzo di fiori rossi campeggia al centro, sulla parte sinistra della tela, completando così la composizione e giustificando il decentramento dei personaggi.
Questa tela particolarmente toccante, messa in vendita nel 1920 all'epoca della liquidazione della bottega di Carrière, viene in seguito ricomprata dalla famiglia dell'artista e donata tre anni dopo al museo del Louvre.
In seguito, Carrière realizzerà tele dalle tonalità brune lumeggiate soltanto da alcune pennellate di bianco. Nel caso di questo dipinto, anche se i toni bianchi e bruni prevalgono su ogni altra tinta, l'opera conserva ancora tracce di colori. In particolare, un mazzo di fiori rossi campeggia al centro, sulla parte sinistra della tela, completando così la composizione e giustificando il decentramento dei personaggi.
Questa tela particolarmente toccante, messa in vendita nel 1920 all'epoca della liquidazione della bottega di Carrière, viene in seguito ricomprata dalla famiglia dell'artista e donata tre anni dopo al museo del Louvre.