Les Andelys. La Berge
Il 1886 è un anno di fondamentale importanza nell'evoluzione dello stile di Signac. Le sue prime opere realizzate nella periferia parigina, a Port-en-Bessin o a Saint-Briac, testimoniano l'influsso ancora marcato degli impressionisti. Tuttavia, all'inizio del 1886, Signac aderisce alle esperienze del tutto nuove di Georges Seurat sulla divisione della tonalità e sulla mescolanza ottica.
Durante l'ultima mostra impressionista che si apre nel mese di maggio del 1886, Seurat espone Una domenica alla Grande Jatte, vero e proprio manifesto del divisionismo. Anche Signac prende parte a questo evento con quadri dipinti ricorrendo ad una tecnica pressappoco simile.
Nel giugno 1886, Signac si installa per tre mesi a Les Andelys, una cittadina normanna. In questo luogo dipinge una serie di dieci paesaggi utilizzando la tecnica divisionista. Les Andelys ; l'argine è una delle tele più importanti di questa serie.
Al Salon degli artisti indipendenti del 1887, Signac espone il suo quadro con altre tre tele anche queste dipinte a Les Andelys. La sua produzione viene notata dai critici Paul Alexis, Gustave Kahn, Jules Christophe e Félix Fénéon. Quest'ultimo osserva : "L'estro del Signor Signac accentua il contrasto di colori nelle nuove tele raffiguranti il paesaggio di Les Andelys, l'acqua e la vegetazione" (Gli impressionisti nel 1866). Gustave Kahn, da parte sua, nota la straordinaria luminosità di questi quadri: "È il bagliore del sole di mezzogiorno che si fissa in questi paesaggi, quelli che noi conosciamo come maggiormente pervasi dalla gioia degli eventi e illustrati dalla magia della luce" (La vita moderna, 9 aprile 1887). In seguito, l'opera è rimasta nella famiglia dell'artista fino a quando, nel 1996, è entrata a far parte delle collezioni nazionali.
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