Les Hauteurs du Jean-de-Paris

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Narcisse Diaz de la Pena
Les Hauteurs du Jean-de-Paris
1867
huile sur toile
H. 83,5 ; L. 105,5 cm.
Legs Alfred Chauchard, 1910
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Narcisse Diaz de la Pena
Les Hauteurs du Jean-de-Paris
1867
huile sur toile
H. 83,5 ; L. 105,5 cm.
Legs Alfred Chauchard, 1910
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Michel Urtado
Narcisse Diaz de la Pena (1807 - 1876)

Francese di origine spagnola, Narcisse Diaz de la Peña lavorò per un periodo di tempo in una fabbrica di porcellana prima di dedicarsi completamente alla pittura. Fin dalla sua prima partecipazione al Salon, nel 1831, ottenne un grande successo grazie alle sue raffigurazioni di scene galanti e molto fantasiose.
Malgrado il successo delle sue ninfe, l'artista mostra immediatamente una propensione per il paesaggio e raggiunge i suoi amici Jules Dupré e Théodore Rousseau a Barbizon. Diventa un assiduo frequentatore della foresta di Fontainebleau dove rivela tutta la sua grande maestria nel cogliere, con un tocco sfavillante e l'impiego di colori allo stato puro, gli effetti di luce tra le fronde e nei sottoboschi.
Le alture del Jean de Paris (località nelle gole d'Apremont) mettono in luce le sue grandi doti di colorista: intensamente illuminate dalla luce del tramonto, queste alture risaltano su un primo piano dalle classiche tonalità cupe. Per un singolare effetto d'illuminazione, le vivaci e variegate fronde del boschetto di alberi che circondano le Alture si contrappongono alla plumbea uniformità di un cielo temporalesco. All'inizio del sentiero, il sole sembra concentrarsi in una macchia chiara oltre la quale c'è di nuovo un'oscurità quasi totale e dove si intravede, tra le rocce coperte di muschio, la figura di una donna con in mano una fascina. Alcuni hanno criticato questo artista imputandogli un'attitudine alla semplificazione e riscontrando in questa tela un aspetto un po' teatrale. Tuttavia, la sua tecnica fortemente ammirata dai suoi contemporanei, influenzò sia Monticelli che Renoir che ricevette da Narcisse Diaz de la Peña molti consigli.

Rez-de-chaussée, Salle 5
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