Côte Saint-Denis à Pontoise
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Camille Pissarro
Côte Saint-Denis à Pontoise
1877
huile sur toile
H. 54,5 ; L. 65,6 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© Musée d’Orsay, dist. RMN-Grand Palais
/ DR
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Camille Pissarro
Côte Saint-Denis à Pontoise
1877
huile sur toile
H. 54,5 ; L. 65,6 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais
/ Patrice Schmidt
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Camille Pissarro
Côte Saint-Denis à Pontoise
1877
huile sur toile
H. 54,5 ; L. 65,6 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Jean-Gilles Berizzi
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Camille Pissarro
Côte Saint-Denis à Pontoise
1877
huile sur toile
H. 54,5 ; L. 65,6 cm.
Legs Gustave Caillebotte, 1896
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Tony Querrec
Camille Pissarro
(1830 -
1903)
Il titolo, I tetti rossi, un angolo del villaggio, effetto d'inverno, definisce la dimensione teorica di questa creazione di Camille Pissarro. Con questo quadro, infatti, l'artista si allontana da una nozione aneddotica del paesaggio.
I piani si succedono parallelamente sulla superficie della tela. L'impressione di profondità è da allora semplicemente resa dalla dimensione decrescente dei motivi. Dal rosso aranciato al bruno, gli spioventi dei tetti sembrano disperdersi su tutta la superficie. Le stesse tonalità si ritrovano, infatti, nei campi e nelle piante raffigurate in primo piano, così come sulla collina Saint-Denis visibile sullo sfondo. Gli impasti, più o meno pronunciati, attirando la luce in modo maggiore o minore e rendendo la pennellata più o meno vibrante, conferiscono una grande intensità e una grande mobilità alla superficie dipinta.
Questa pittura viene realizzata nel momento in cui Pissarro e Cézanne hanno iniziato, a partire dal 1865, a lavorare insieme su soggetti analoghi. Tuttavia, la versione di Cézanne, Il frutteto, collina di Saint-Denis, a Pointoise (in prestito al Museum of Fine Arts di Saint Petersburg, Florida) offre una visione più dall'alto. Le case e i tetti spariscono dietro una cortina di alberi. Inoltre, gli effetti di colore sono limitati da questo paesaggio alberato che invade tutto lo spazio.
Pissarro presenta I tetti rossi alla terza mostra impressionista del 1877 alla quale, però, sembra che Cézanne non abbia esposto la sua versione. Pissarro è dunque l'unico a trarre vantaggio da una critica elogiativa su questo soggetto. Difatti, il critico A. Descubes, nel numero del 20 aprile 1877 della Gazette des lettres, des sciences et des arts così scrive: " Bel quadro, raffigurante una casetta nascosta nella foresta, che ci ha colpito per la pennellata decisa e semplice".
I piani si succedono parallelamente sulla superficie della tela. L'impressione di profondità è da allora semplicemente resa dalla dimensione decrescente dei motivi. Dal rosso aranciato al bruno, gli spioventi dei tetti sembrano disperdersi su tutta la superficie. Le stesse tonalità si ritrovano, infatti, nei campi e nelle piante raffigurate in primo piano, così come sulla collina Saint-Denis visibile sullo sfondo. Gli impasti, più o meno pronunciati, attirando la luce in modo maggiore o minore e rendendo la pennellata più o meno vibrante, conferiscono una grande intensità e una grande mobilità alla superficie dipinta.
Questa pittura viene realizzata nel momento in cui Pissarro e Cézanne hanno iniziato, a partire dal 1865, a lavorare insieme su soggetti analoghi. Tuttavia, la versione di Cézanne, Il frutteto, collina di Saint-Denis, a Pointoise (in prestito al Museum of Fine Arts di Saint Petersburg, Florida) offre una visione più dall'alto. Le case e i tetti spariscono dietro una cortina di alberi. Inoltre, gli effetti di colore sono limitati da questo paesaggio alberato che invade tutto lo spazio.
Pissarro presenta I tetti rossi alla terza mostra impressionista del 1877 alla quale, però, sembra che Cézanne non abbia esposto la sua versione. Pissarro è dunque l'unico a trarre vantaggio da una critica elogiativa su questo soggetto. Difatti, il critico A. Descubes, nel numero del 20 aprile 1877 della Gazette des lettres, des sciences et des arts così scrive: " Bel quadro, raffigurante una casetta nascosta nella foresta, che ci ha colpito per la pennellata decisa e semplice".
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