Madame Eugène Félix Lecourtois
Millet, desideroso di perfezionarsi nella ritrattistica e di poter dare, grazie a questa tecnica, una svolta economica alla sua vita, sceglie inizialmente di raffigurare le donne della sua famiglia. Nel novembre del 1841, l'artista aveva sposato Pauline Ono, figlia di un sarto di Cherbourg. Di sua moglie il pittore realizzò molti bei ritratti, rimasti a lungo proprietà della famiglia prima di essere destinati per legato al museo di Cherbourg. Di Pauline, morta a Parigi il 21 aprile 1844, il museo d'Orsay non possiede alcun ritratto. Nel 1907, tuttavia, il Louvre acquistò il ritratto di Madame Lecourtois, sorella di Pauline.
In questo dipinto, la donna appare un po' goffa e intimidita. La modella indossa vestiti di buona fattura. La postura assunta dal suo braccio destro richiama alla mente i ritratti più classici dell'arte francese, ma la protagonista di questo dipinto è spogliata di tutta l'eleganza mondana. Millet fu forse attratto dalla semplicità, dalla dolcezza di questa giovanissima donna, in altre parole da tutte quelle qualità che rendono il quadro così unico?
Alcuni critici hanno voluto vedere in questi ritratti della modesta borghesia di provincia un po' gretta, il primo segnale dell'attrazione che Millet, per tutta la vita, provò per gli individui più umili e semplici.