Marie Monnom

Fernand Khnopff - Marie Monnom
Fernand Khnopff
Marie Monnom
1887
huile sur toile
H. 52,5 ; L. 52,4 cm.
Achat, 1982
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Fernand Khnopff - Marie Monnom
Fernand Khnopff
Marie Monnom
1887
huile sur toile
H. 52,5 ; L. 52,4 cm.
Achat, 1982
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Fernand Khnopff - Marie Monnom
Fernand Khnopff - Marie Monnom
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Fernand Khnopff (1858 - 1921)
Niveau médian, Salle 69

Nel 1887 Fernand Khnopff realizza questo ritratto di Marie Monnom, figlia di un editore di Bruxelles, lo stesso che pubblica la rivista L'Art moderne, organo dell'avanguardia belga e anche la monografia che Emile Verhaeren scrive sul pittore quello stesso anno. È la prima volta in cui l'artista che, fino a quel momento, aveva soltanto raffigurato bambini e sua madre, una donna di una certa età, si cimenta nel ritratto di una giovane donna. Il 16 settembre1889, Marie Monnom doveva sposare il pittore Théo Van Rysselberghe, intimo amico di Khnopff.
La composizione che mostra la giovane ritratta nella bottega del pittore, seduta di profilo su una poltrona, ricorda il celebre ritratto che James Whisler fece a sua madre nell'estate del 1871 (anche questo conservato al museo d'Orsay). In questa opera ritroviamo elementi comuni a molti ritratti di donna realizzati da Khnopff: il cerchio dorato presente sulla parete in alto a sinistra, i guanti che la giovane Marie indossa, l'inquadratura che taglia i piedi del soggetto, obbligandolo all'immobilità. Niente traspare della personalità della modella che non ha lo sguardo rivolto in direzione dello spettatore e il cui viso, benché sia illuminato dalla luce, è privo di ogni espressione. L'interiorità nella quale è immersa la giovane donna è accentuata sul piano formale dalla serie di linee verticali sulle pareti, sulla tenda e sulla porta che accentuano la posa ieratica del corpo. La suddetta posa è altresí suggerita anche dal cerchio dorato, la cui forma è il simbolo non solo dell'infinito e della perfezione ma anche il luogo ove l'essere umano si concentra su se stesso per raggiungere una certa pace interiore.