Médaillier : Triomphe de Mérovée
/
Charles Guillaume Diehl
(1811 -
1885)
Artwork not currently exhibited in the museum
Diehl Brandely valente ebanista, specializzato soprattutto nella realizzazione di mobili ed oggetti di piccole dimensioni, è l'autore di questo splendido armadio per medaglie, creato per l'Esposizione universale del 1867. Il disegno della forma, degli intarsi e dei bronzi è affidata a Brandely, le parti scolpite, invece, sono opera di Frémiet. Diehl Brandely, inoltre, mette tutta la sua abilità e competenza nella realizzazione delle impiallacciature di legno di cedro e di noce come del resto nella decorazione degli intarsi. La definizione esatta dello stile di quest'armadio per medaglie, che di certo non è passato inosservato nel corso dell'Esposizione, ha messo in difficoltà i commentatori. I critici parlano di "stile merovingio", di "mobile gallico" o perfino di "maestoso mobile gallico di stile romano".
L'essenza stessa di quest'oggetto è da ricercarsi nella decorazione del bronzo. Per questa unica collaborazione nel campo dell'arredamento, Frémiet si vede proporre i suoi temi preferiti: animali e soldati. Il bassorilievo centrale rappresenta il trionfo di Meroveo dopo la disfatta di Attila ai Campi Catalaunici nel 451. Frémiet avrebbe modificato il progetto di Brandely attribuendo così più importanza agli animali rispetto alle persone. I bronzi della cornice amplificano il soggetto centrale, in particolare il trofeo di armi franche unite al vischio posto sopra la porta. La presenza di medaglie all'interno di quest'insieme, serve ad evocare, come nel caso degli armadi per medaglie del XVIII secolo, la funzione stessa del mobile.
Probabilmente Diehl sperava di vendere quest'oggetto all'Imperatore. L'artista pensava che l'ispirazione patriottica del soggetto potesse risultare gradita a Napoleone III che, all'atto di istituire il museo dei Sovrani nel 1852, aveva creato una sezione di antichità merovingie. Le speranze dell'artista, tuttavia, saranno deluse. Per questo mobile e per gli altri tre dello stesso stile che sono esposti in quello stesso anno, Diehl ottiene soltanto una medaglia di bronzo che però egli rifiuta. Queste creazioni, benché considerate come le più innovative dell'Esposizione, non eserciteranno, in seguito, alcun tipo d'influsso sulle creazioni artistiche.
L'essenza stessa di quest'oggetto è da ricercarsi nella decorazione del bronzo. Per questa unica collaborazione nel campo dell'arredamento, Frémiet si vede proporre i suoi temi preferiti: animali e soldati. Il bassorilievo centrale rappresenta il trionfo di Meroveo dopo la disfatta di Attila ai Campi Catalaunici nel 451. Frémiet avrebbe modificato il progetto di Brandely attribuendo così più importanza agli animali rispetto alle persone. I bronzi della cornice amplificano il soggetto centrale, in particolare il trofeo di armi franche unite al vischio posto sopra la porta. La presenza di medaglie all'interno di quest'insieme, serve ad evocare, come nel caso degli armadi per medaglie del XVIII secolo, la funzione stessa del mobile.
Probabilmente Diehl sperava di vendere quest'oggetto all'Imperatore. L'artista pensava che l'ispirazione patriottica del soggetto potesse risultare gradita a Napoleone III che, all'atto di istituire il museo dei Sovrani nel 1852, aveva creato una sezione di antichità merovingie. Le speranze dell'artista, tuttavia, saranno deluse. Per questo mobile e per gli altri tre dello stesso stile che sono esposti in quello stesso anno, Diehl ottiene soltanto una medaglia di bronzo che però egli rifiuta. Queste creazioni, benché considerate come le più innovative dell'Esposizione, non eserciteranno, in seguito, alcun tipo d'influsso sulle creazioni artistiche.
Artist(s)
auteur
Steinbach, Hesse (Allemagne) 1811 - Chessy, Seine-et-Marne (77) (France) 1885
Ebéniste. sculpteur. dessinateur industriel
Title(s)
titre principal : Médaillier : Triomphe de Mérovée
titre principal : Médaillier : Triomphe de Mérovée
Date
1867
Others inventory numbers
Inventory number
OA 10440
Descrizione
cèdre, marqueterie de noyer, ébène et ivoire sur bâti de chêne ; bronze et cuivre argentés
Dimensioni
H. 238,0 ; L. 151,0 ; P. 60,0 cm.
Designation
mobilier
Inscription(s)
S.b.m. sur le bord inférieur du bas relief central : Brandely Diehl Frémiet
S.b.g. du bas relief central : E.Fremiet
gravé sur la charnière de la porte : Exposition Universelle/1867/Exposition de Vienne/1873/Diehl/19 rue Michel-le-Comte/Paris
Manuscrit à l'intérieur du meuble : Jozef Zeltt Polok a Warszawa/[robil w yravyzu w vukv 1867?]/[noi Wyv kuavz] [traduction partielle : Jozef Zeltt[?]. Polonais de Varsovie a travaillé à Paris en 1867. A l'exposition]
S.b.g. du bas relief central : E.Fremiet
gravé sur la charnière de la porte : Exposition Universelle/1867/Exposition de Vienne/1873/Diehl/19 rue Michel-le-Comte/Paris
Manuscrit à l'intérieur du meuble : Jozef Zeltt Polok a Warszawa/[robil w yravyzu w vukv 1867?]/[noi Wyv kuavz] [traduction partielle : Jozef Zeltt[?]. Polonais de Varsovie a travaillé à Paris en 1867. A l'exposition]
Place of conservation
musée d'Orsay
- 1886, vente publique, Paris, Hôtel Drouot, 22 février 1886, n° 1
- collection Nicolas-Marie Simon dit Simon-Max, artiste lyrique, (1848-1923)
- collection Mme René Martin, sa fille
- 1973, vente publique, Paris, Hôtel Drouot, 9 avril 1973, n° 40 repr.
- 1973, acquis en vente publique par les Musées nationaux
- 1973, attribué au musée du Louvre, Paris
- 1982, affecté au musée d'Orsay, Paris (arrêté du 19/07/1982)
Modality of acquisition
achat en vente publique
Date of acquisition
1973
- Exposition Universelle - Champ-de-Mars - France, Paris, 1867, classe 14 - section 2
- Weltausstellung - organisme inconnu - Autriche, Vienne, 1873, groupe 8
- L'art en France sous le Second Empire - Galeries nationales du Grand Palais - France, Paris, 1979
- Spectaculaire Second Empire - musée d'Orsay - France, Paris, 2016-2017
General bibliography
-
Anonyme, The Art Journal, "Paris, 1867, Illustrated catalogue of the International Exhibition", Londres, [s.n.], 1867, vol.6, p.151
-
Mesnard, J., Les Merveilles de L'Exposition Universelle de 1867, Paris, [s.n.], 1867, p. 178-183
-
Luchet, Auguste, L'Art industriel à l'Exposition Universelle de 1867, Paris, [s.n.], 1868, pp.105-106
-
Laurent, Stéphane, Connaissance des arts, "C.-G. Diehl artisan du nouveau style", Paris, Faton, 2009
-
(dir.) Cogeval, Guy, Le Musée d'Orsay à 360 degrés, Paris, Skira ; Flammarion ; Musée d'Orsay, 2013, p. 111, texte par Yves Badetz
Exposition catalog
-
Alcouffe, Daniel ; Chevallier, Bernard ; Davenport, Nancy ; Hiesinger, Kathryn B., L'Art en France sous le Second Empire, cat. exp. (Philadelphie, Philadelphia Museum of Art, du 01/10/1978 au 26/11/1978 ; Détroit, Detroit Institute of Arts, du 18/01/1979 au 18/03/1979 ; Paris, Réunion des musées nationaux - Grand Palais, du 11/05/1979 au 13/08/1979), Paris, Réunion des musées nationaux, 1979, p. 133-134
-
Alcouffe, Daniel ; Chevallier, Bernard ; Davenport, Nancy ; Hiesinger, Kathryn B., L'Art en France sous le Second Empire, cat. exp. (Philadelphie, Philadelphia Museum of Art, du 01/10/1978 au 26/11/1978 ; Détroit, Detroit Institute of Arts, du 18/01/1979 au 18/03/1979 ; Paris, Réunion des musées nationaux - Grand Palais, du 11/05/1979 au 13/08/1979), Paris, Réunion des musées nationaux, 1979, n°55
-
Chevillot, Catherine, Emmanuel Frémiet 1824-1910, la main et le multiple, cat. exp. (Dijon, musée des Beaux-Arts, du 05/11/1988 au 16/01/1989 ; Grenoble, musée de Grenoble, du 23/02/1989 au 30/04/1989), Grenoble, Musée des beaux-arts de Dijon - Musée de Grenoble, 1988, p.119, S.235
-
Cogeval, Guy [dir.] ; Badetz, Yves; Perrin, Paul ; Vial, Marie-Paule, Spectaculaire Second Empire, cat.exp. (Paris, musée d'Orsay, 27 septembre 2016-16 janvier 2017), Paris, Skira - Musée d'Orsay, 2016, cat. 225, p. 263 (reprod. coul.)
Summary catalog
-
Bascou, Marc ; Massé, Marie-Madeleine ; Thiébaut, Philippe, Musée d'Orsay. Catalogue sommaire illustré des arts décoratifs, Paris, Réunion des musées nationaux, 1988, p.76
Object type
Material and technique
Represented characters
Represented locations
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