Portrait de Madame Cézanne

"Il compimento dell'arte, è la figura", avrebbe dichiarato Cézanne, sicuro del fatto suo, al collezionista e mercante d'arte Ambroise Vollard. In numerose occasioni, durante gli anni della maturità, il pittore infligge lunghe ed estenuanti sedute di posa alla compagna Hortense Fiquet, divenuta sua moglie nel 1886. In questa tela, ogni aspetto è improntato alla semplicità. Lo sfondo è appena delineato tramite tonalità di colore che variano dal bruno-verde al blu cielo. Il viso, presentato in posizione frontale, è racchiuso in un ovale quasi perfetto.
La semplificazione delle forme preannuncia l'arte del XX secolo. La tappa che dovrebbe seguire questo ritratto elegante, liscio e così poco calcato, non può che essere, a rigore di logica, una testa di donna di Brancusi. Alla purezza delle linee, si aggiungono le magnifiche e delicate sfumature di colori del viso e dello sfondo. Hortense riempie tranquillamente lo spazio. Il ritratto emana una sensazione di pacata esistenza. Queste qualità devono essere piaciute in modo particolare a Matisse, proprietario del quadro, pittore che, stando alle sue intenzioni, voleva proprio trasmettere nella sua opera una calma sontuosa.