Projet de tour en fonte pour le puits artésien de Passy
Adolphe Alphand
(1817 -
1891)
Artwork not currently exhibited in the museum
I laghi del Bois de Boulogne sono alimentati per mezzo di pozzi artesiani situati nei vicini arrondissements. Per quello ubicato nei giardinetti pubblici Lamartine, meglio noto con il nome di pozzo di Passy, gli scavi iniziarono sin dal 1855 e fu prevista anche la costruzione di una colonna montante per il recupero delle acque in superficie. Due ingegneri parigini, Alphonse Alphand e Jean Darcel progettarono per il suddetto pozzo una torre di ghisa prendendo come modello la torre all'epoca situata in place de Breteuil. Emile Reiber, architetto-disegnatore, eseguì il progetto nel 1857.
Questa colonna, la cui costruzione si rivelò alla fine inutile, doveva prevenire gli urti nelle condotte e distribuire l'acqua ad una pressione regolare. Essa era pertanto costituita da un tubo centrale e da tubi discendenti ai quali bisognava accedere facilmente per garantire la manutenzione e la prevenzione dei guasti. A tale scopo, viene ideata un'elegante scala a chiocciola, di ghisa e ferro, sormontata da un lampione con copertura leggermente bombata. Tale coronamento era destinato a coprire e a proteggere la costruzione. Dal disegno si evince che il lampione doveva essere protetto da pareti a vetro mentre i colmi un po' più ampi del consueto ricordano i tetti degli edifici giapponesi ed evocano un tipo di arte che Reiber amava in modo particolare. La base della colonna, a tre livelli, lascia scorrere l'acqua di un massiccio roccioso sopra un basamento sottoposto a bugnatura e con decorazioni in stile rocaille, a imitazione dei ninfei classici. L'acqua scorre anche attraverso aperture circolari simili a quelle delle Saline di Ledoux ad Arc e Senans, nella regione della Franca Contea. L'insieme della torre si inserisce in un paesaggio pittoresco e dove in lontananza è possibile scorgere le rovine di un edificio. L'ambiente è inoltre caratterizzato da una fitta vegetazione verso la quale le persone a passeggio sono invitate a dirigersi salendo una delle due rampe di scale che cingono la base del monumento. La superba esecuzione del disegno fa dimenticare che questo era, in origine, un progetto per un'opera tecnica.
Questa colonna, la cui costruzione si rivelò alla fine inutile, doveva prevenire gli urti nelle condotte e distribuire l'acqua ad una pressione regolare. Essa era pertanto costituita da un tubo centrale e da tubi discendenti ai quali bisognava accedere facilmente per garantire la manutenzione e la prevenzione dei guasti. A tale scopo, viene ideata un'elegante scala a chiocciola, di ghisa e ferro, sormontata da un lampione con copertura leggermente bombata. Tale coronamento era destinato a coprire e a proteggere la costruzione. Dal disegno si evince che il lampione doveva essere protetto da pareti a vetro mentre i colmi un po' più ampi del consueto ricordano i tetti degli edifici giapponesi ed evocano un tipo di arte che Reiber amava in modo particolare. La base della colonna, a tre livelli, lascia scorrere l'acqua di un massiccio roccioso sopra un basamento sottoposto a bugnatura e con decorazioni in stile rocaille, a imitazione dei ninfei classici. L'acqua scorre anche attraverso aperture circolari simili a quelle delle Saline di Ledoux ad Arc e Senans, nella regione della Franca Contea. L'insieme della torre si inserisce in un paesaggio pittoresco e dove in lontananza è possibile scorgere le rovine di un edificio. L'ambiente è inoltre caratterizzato da una fitta vegetazione verso la quale le persone a passeggio sono invitate a dirigersi salendo una delle due rampe di scale che cingono la base del monumento. La superba esecuzione del disegno fa dimenticare che questo era, in origine, un progetto per un'opera tecnica.