Projet pour la cathédrale Saint John the Divine à New-York
Il concorso per la cattedrale Saint John the Divine a New York viene reso noto in Francia su la Semaine des constructeurs nel luglio del 1888. Bossan elabora dunque questo progetto poco tempo prima della sua morte avvenuta alla fine di quello stesso mese. Per questa ragione, il disegno non è inserito nei lavori che la giuria del concorso è chiamata a selezionare e che, alla fine, sceglierà il progetto presentato dallo studio degli architetti Heins and Lafarge.
Questo progetto è contraddistinto dal vocabolario architettonico molto personale di Bossan. La parte centrale dell'alzato assomiglia alla facciata di Notre-Dame de Fourvière a Lione (1872-1884), la creazione più celebre dell'artista. La cupola e il tamburo sono simili a quelli che sorgono tra il transetto e la navata della chiesa di La Louvesc (Ardèche) e della chiesa di Ars (oggi Ars-sur-Formans nel dipartimento dell'Ain). I dettagli ornamentali (palme, croci, fuga d'archi ), tradiscono l'influsso del suo maestro Henri Labrouste. Bossan vi mischia riferimenti relativi all'Antichità greca e reminescenze medievali, abbinamenti tipici del suo vocabolario decorativo.
Lo sviluppo delle masse è invece in contrasto con gli altri lavori realizzati dall'architetto. Tutto questo si spiega con il programma imposto. I responsabili del progetto, infatti, si erano prefissati l'obiettivo di gareggiare con l'imponente cattedrale cattolica di Saint Patrick, eretta pochi anni prima a New York in stile neogotico. Per Bossan, il cui fervore cattolico è impastato di spiritualità mistica, la sfida è quella di presentare un progetto che avvicini la comunità cristiana nel suo insieme all'immagine dell'architettura da lui praticata in cui cerca di conciliare i grandi principi dell'architettura antica con quelli dell'architettura medievale. Senza dubbio questo è il motivo che lo induce a progettare una vasta cupola che copra, come nella cattedrale di Santa Sofia a Costantinopoli, l'intero edificio. Questo particolare conferisce al suo progetto un'indiscussa monumentalità.