Projet pour la reconstruction de l'hôtel de ville de Paris, concours de 1873

Ernest Chardon de Thermeau
Projet pour la reconstruction de l'hôtel de ville de Paris, concours de 1873
1873
encre, lavis d'encre et aquarelle sur papier ; épreuve photographique contrecollés sur carton
H. 88 ; L. 59 cm (dessin) avec support H. 89 ; L. 59 cm autre dimension H. 19,7 ; L. 47,5 cm (photo)
Achat, 2007
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Ernest Chardon de Thermeau (1836 - 1896)
Artwork not currently exhibited in the museum
Dopo l'incendio e la distruzione del municipio cittadino durante la Comune di Parigi nel 1871, la "riedificazione" dell'edificio diventa una priorità per le autorità, ansiose di cancellare i segni di questo dramma. Il concorso organizzato tra il 1872 e il 1873 impone di riprodurre "esattamente" la parte antica detta "del Boccador" (la prima costruzione di Domenico da Cortona detto il Boccador nel 1533) e di rispettare le parti del XIX secolo. Il concorso sarà vinto da Théodore Ballu ed Edouard Deperthes.
Ernest Chardon de Thermeau presenta un progetto in collaborazione con Marcel Lambert, all'epoca studente presso la Scuola delle Belle-Arti. L'insieme è composto da un disegno parziale del progetto e da una fotografia, molto sbiadita, che ne riprende la totalità.
Le disegno si concentra sul bellissimo alzato della parte "del Boccador" costituito da un corpo centrale sormontato da un orologio ornato da sculture e da un campanile con tre livelli. Nel basamento sono contenute le campane mentre la parte superiore comprende una scala a chiocciola che conduce verso un piccolo belvedere. Questa parte centrale è incorniciata da due grandi arcate che formano la parte bassa dei padiglioni laterali.
La fotografia mostra i prolungamenti delle ali, molto più austere. Soltanto i padiglioni angolari s' ispirano di nuovo allo stile rinascimentale tramite il coronamento di frontoni triangolari e ad arco.
Questo progetto di Chardon e Lambert riveste una notevole importanza poiché su sessantasei progetti depositati, soltanto un'infima minoranza di disegni originali sono conservati negli archivi pubblici.
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