Raisins mystérieux
/
Emile Gallé
(1846 -
1904)
Niveau médian,
Salle 63
Artwork location
Durante l'Esposizione universale del 1889, Emile Gallé fa la conoscenza del poeta Robert de Montesquiou. I due uomini intrattengono rapporti privilegiati fino ad un certo giorno del mese di giugno del 1897 allorquando scoppia tra i due l'inevitabile discussione tramite la quale il permalosissimo conte è solito porre fine alle sue amicizie.
Nel frattempo, all'inizio del 1893, Gallé dona a Montesquiou una sua creazione conosciuta con il nome di Uve misteriose. Alla richiesta del nobiluomo di spiegare il motivo di un simile gesto, Gallé si giustifica scrivendogli quanto segue: "A quale titolo vi invio questo cristallo che vi è stato destinato da tempo? A titolo di Poeta. La ragione? Perché "Il vostro canto è per me di grande conforto". Vi sono grato del fatto che, prima di allietare gli altri, avete avuto la compiacenza di farmi partecipe della vostra armoniosa favella; essa suggerisce idee ai miei strumenti di lavoro e presta vita ed ali alla materia subito palpitante".
In questo modo, Gallé ha voluto così esprimere tutta la sua riconoscenza all'autore di quei versi che stimolano la sua ispirazione dedicandogli, a sua volta, un poema, nella fattispecie un poema realizzato con il cristallo. Il debito di riconoscenza che il vetraio ha nei confronti di Montesquiou, viene proclamato in maniera duplice: tramite una dedica sotto la boccetta e per mezzo di quattro versi incisi sulla pancia della boccetta, tratti da Reliquiari, ottantaquattresima opera dei Pipistrelli, raccolta pubblicata nel 1892.
Dal punto di vista tecnico, l'oggetto è il frutto di un lavoro di un vetraio esperto e di grande competenza, sia per quanto riguarda la composizione del materiale, sia per l'esecuzione della decorazione. A livello stilistico predomina sia l'influsso degli oggetti cinesi realizzati con pietre dure, sia quello medievale con la presenza di uno zoccolo che ricorda un capitello di cattedrale gotica.
Tuttavia, la riuscita è dovuta prima di tutto alla capacità di Gallé di suggerire un fenomeno naturale: il maturamento dei chicchi per effetto dei raggi del sole (pagliuzze d'oro e di platino), la trasformazione dei chicchi in liquore inebriante (gamma delle tonalità viola porpora) e quindi, tramite i vortici opalescenti del tappo, in vapori alcolici.
Nel frattempo, all'inizio del 1893, Gallé dona a Montesquiou una sua creazione conosciuta con il nome di Uve misteriose. Alla richiesta del nobiluomo di spiegare il motivo di un simile gesto, Gallé si giustifica scrivendogli quanto segue: "A quale titolo vi invio questo cristallo che vi è stato destinato da tempo? A titolo di Poeta. La ragione? Perché "Il vostro canto è per me di grande conforto". Vi sono grato del fatto che, prima di allietare gli altri, avete avuto la compiacenza di farmi partecipe della vostra armoniosa favella; essa suggerisce idee ai miei strumenti di lavoro e presta vita ed ali alla materia subito palpitante".
In questo modo, Gallé ha voluto così esprimere tutta la sua riconoscenza all'autore di quei versi che stimolano la sua ispirazione dedicandogli, a sua volta, un poema, nella fattispecie un poema realizzato con il cristallo. Il debito di riconoscenza che il vetraio ha nei confronti di Montesquiou, viene proclamato in maniera duplice: tramite una dedica sotto la boccetta e per mezzo di quattro versi incisi sulla pancia della boccetta, tratti da Reliquiari, ottantaquattresima opera dei Pipistrelli, raccolta pubblicata nel 1892.
Dal punto di vista tecnico, l'oggetto è il frutto di un lavoro di un vetraio esperto e di grande competenza, sia per quanto riguarda la composizione del materiale, sia per l'esecuzione della decorazione. A livello stilistico predomina sia l'influsso degli oggetti cinesi realizzati con pietre dure, sia quello medievale con la presenza di uno zoccolo che ricorda un capitello di cattedrale gotica.
Tuttavia, la riuscita è dovuta prima di tutto alla capacità di Gallé di suggerire un fenomeno naturale: il maturamento dei chicchi per effetto dei raggi del sole (pagliuzze d'oro e di platino), la trasformazione dei chicchi in liquore inebriante (gamma delle tonalità viola porpora) e quindi, tramite i vortici opalescenti del tappo, in vapori alcolici.
Artist(s)
auteur
Nancy, Meurthe-et-Moselle (54) (France) 1846 - Nancy, Meurthe-et-Moselle (54) (France) 1904
Title(s)
titre principal : Raisins mystérieux
titre principal : Raisins mystérieux
Date
1892
Others inventory numbers
Inventory number
OAO 1376
Descrizione
flacon, verre à deux couches à inclusions métalliques (or et platine), cabochons appliqués à chaud, décor gravé à la roue, bouchon en verre soufflé opalescent, socle en poirier sculpté et teinté
Dimensioni
H. 40,0 ; L. 12,5 cm.
Designation
verre
socle
Inscription(s)
Signature, date et dédicace sous la pièce : Emile Gallé/au Comte R. de Montesquiou/au bon poète qui inspire les verriers/1892
Inscription gravée en creux et en relief sur la panse : Leurs grappes de clartés, leurs pulpes de lumière,/Raisins mystérieux .../Où l'espalier divin a des treilles de flammes/Dont les feux sont des pleurs et les grains des yeux!/Montesquiou
Inscription gravée en creux et en relief sur la panse : Leurs grappes de clartés, leurs pulpes de lumière,/Raisins mystérieux .../Où l'espalier divin a des treilles de flammes/Dont les feux sont des pleurs et les grains des yeux!/Montesquiou
Place of conservation
musée d'Orsay
- de 1892 à 1921, dans la collection comte Robert de Montesquiou (1855-1921)
- de 1922 à 1966, dans la collection Mme Robert Chevalier, née Geneviève Gallé (1885-1966)
- de 1966 à 2000, dans la collectionde M. et Mme Jean Bourgogne (1903-1999), petit-fils d'Emile Gallé
- 2000, don de Mme Jean Bourgogne et de ses enfants, en souvenir de Jean Bourgogne (1903-1999) petit-fils d'Emile Gallé par l'intermédiaire de la Société des Amis du Musée d'Orsay (comité du 23/03/2000, conseil du 29/03/2000, arrêté du 18/04/2000)
- 2000, attribué au musée d'Orsay
Modality of acquisition
don
Date of acquisition
2000
- Salon de la Société nationale des beaux-arts - palais du Champ-de-Mars - France, Paris, 1893, n°311/2
- Exposition d'art décoratif et industriel lorrain - galeries Poirel - France, Nancy, 1894
- Lorraine - Marche de France - hôtel de Rohan - France, Paris, 1967, n°459
- Gallé - musée du Luxembourg - France, Paris, 1985-1986
- L'Ecole de Nancy 1889-1909 - Art Nouveau et industries d'art - galeries Poirel - France, Nancy, 1999
- Robert de Montesquiou ou l'art de paraître - musée d'Orsay - France, Paris, 1999-2000
- Roger Marx, un critique aux côtés de Gallé, Monet, Rodin, Gauguin... - musée des Beaux-Arts - France, Nancy, 2006, n° 67
- Emile Gallé, 170th anniversary - Suntory museum of art - Japon, Tokyo, 2016
- Enfin le cinéma ! Arts, images et spectacles en France (1833-1907) - musée d'Orsay - France, Paris, 2021-2022
General bibliography
-
Thiébaut, Philippe, 48/14 La revue du Musée d'Orsay, "Nouvelles acquisitions", Paris, Réunion des musées nationaux, 2001, p. 48-49
-
Thiébaut, Philippe, La Revue du Louvre et des musées de France, "Le Flacon Raisins mystérieux. Un hommage d'Emile Gallé au comte Robert de Montesquiou-Fezensac", Paris, Réunion des musées nationaux, 2003, avril 2003 , p. 79-88
Exposition catalog
-
Anonyme, Gallé, cat.exp. (Paris, musée du Luxembourg, 29 novembre-2 février 1986), Paris, Réunion des musées nationaux, 1985, n° 107, p. 193-195
-
Loyer, François ; Bouvier, Roselyne ; Olivié, Jean-Luc ; Thiébaut, Philippe, L'Ecole de Nancy, 1889-1909. Art nouveau et industries d'art, cat.exp. (Nancy, musée des beaux-arts), Nancy, galeries Poirel, 24 avril-26 juillet 1999, Paris, Réunion des musées nationaux, 1999, n° 95, p. 71 ; p. 298
-
Thiébaut, Philippe ; Nectoux, Jean-Michel, Robert de Montesquiou ou l'art de paraître, cat. exp. (Paris, musée d'Orsay, du 12/10/1999 au 23/01/2000), Paris, Réunion des musées nationaux, 1999, n° 95, p. 78
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