Rayons du soir, port de Camaret

Charles Cottet
Rayons du soir, port de Camaret
1892
huile sur toile
H. 74,0 ; L. 110,0 cm.
Achat à Charles Cottet, 1893
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Charles Cottet (1863 - 1925)

Mentre la luce e il colore sembrano gli elementi principali del quadro, quest'ultimo è, in realtà, un elogio del tratto. Lasciando all'acqua e al cielo l'aspetto mutevole ed indefinito, il pittore elabora la propria opera illuminando soltanto la parte alta degli alberi delle imbarcazioni, la pietra delle facciate e il granito delle coste. Le vele, pur rischiarate dagli ultimi riflessi del crepuscolo, sembrano costituite da una tela monolitica e rigida.
In quest'opera, la dissoluzione dell'immagine, cara agli impressionisti, è respinta. Cottet dipinge, senza lasciarsi sopraffare dalla veemenza, il manifesto di una reazione. In questo periodo, i Nabis e il gruppo di pittori francesi conosciuti con il nome di "banda nera", raccolto sotto la guida di Cottet, rimettono in discussione la visione immediata e soggetta a mutamenti dei loro predecessori. Se i primi sono attratti dal primitivismo, il colore puro, il rifiuto di una tradizione occidentale, i secondi si rivolgono ai classici dai quali attingono, con sagacia e destrezza, gli elementi più solidi delle loro opere.
In questa veduta del porto di Camaret, Cottet fa dunque ricorso a regole di composizione classiche, senza per questo sacrificare minimamente le qualità che hanno fatto, di quest'artista, un colorista originale e innovatore. D'altra parte, è proprio grazie a quest'aspetto che Cottet diventa nel volgere di poco tempo il simbolo di un rinnovamento in campo pittorico. Raggi della sera, porto di Camaret contribuisce anche a fare di Cottet uno dei rappresentati più apprezzati della giovane pittura francese nel corso delle esposizioni internazionali.

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