Repasseuses
Artwork caption copied
Edgar Degas
Repasseuses
entre 1884 et 1886
huile sur toile
H. 76,0 ; L. 81,4 cm.
Legs comte Isaac de Camondo, 1911
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Hervé Lewandowski
Artwork caption copied
Edgar Degas
Repasseuses
entre 1884 et 1886
huile sur toile
H. 76,0 ; L. 81,4 cm.
Legs comte Isaac de Camondo, 1911
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais
/ Patrice Schmidt
Artwork caption copied
Edgar Degas
Repasseuses
entre 1884 et 1886
huile sur toile
H. 76,0 ; L. 81,4 cm.
Legs comte Isaac de Camondo, 1911
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay)
/ Adrien Didierjean
Edgar Degas
(1834 -
1917)
Degas, che ha spesso ritratto la sua famiglia o i suoi amici, è anche un attento osservatore del mondo del lavoro. Il suo interesse è rivolto soprattutto alle condizioni di modiste e di stiratrici. Prima di lui, soltanto Daumier, si era interessato alle lavandaie che, tra il 1869 e il 1895, diventano il soggetto preferito di Degas. L'artista affronta questo tema ritraendo figure isolate viste in controluce, messe in risalto dal candore della biancheria. In seguito, verso il 1884-1886, Degas riprende con insistenza questo soggetto raffigurando due donne all'interno della stessa stireria.
Nell'ambito di questa serie, il pittore ha realizzato quattro varianti della stessa composizione quasi identica e raffigurante una donna che sbadiglia e un'altra che stira energicamente. La tela esposta al museo d'Orsay è la terza versione di questa composizione.
La scelta di questo soggetto dà risonanza alle preoccupazioni naturaliste e sociali di alcuni contemporanei dell'artista, in campo pittorico ma anche letterario come nel celebre romanzo di Zola L'Ammazzatoio, pubblicato nel 1877 e che racconta la lotta tenace e disperata della lavandaia Gervaise, trasferitasi a Parigi per tentare il suo sogno di emancipazione e ascesa sociale con l'amante Lantier. Ma il benessere, il decoro borghese e la felicità resteranno per lei un miraggio.L'opera è anche una chiara ed esplicita denuncia della miseria un cui versa il popolo parigino.Colte nel pieno del lavoro, prostrate dalla fatica, le due stiratrici di Degas sono la testimonianza dello sguardo senza compiacimento ma non privo di tenerezza ed affetto che l'artista sembra rivolgere alla classe operaia.
I gesti di ognuna delle due stiratrici sembrano aver interessato in modo particolare il pittore che cerca di fissare i movimenti effimeri e quotidiani in una rappresentazione che non è né eroica, né caricaturale. La pittura ad olio è posata sulla tela senza imprimitura e di grana grezza che offre un supporto granuloso e non omogeneo. Creando una struttura spessa e irregolare, la tinta bruna del lino, avvertibile qua e là sotto la pittura, contribuisce a far vibrare i colori pastello. Il soggetto ed il modo in cui esso viene trattato, influenzeranno il giovane Picasso del periodo blu. Il maestro spagnolo, infatti, riprenderà questo tema in un modo spesso patetico.
Nell'ambito di questa serie, il pittore ha realizzato quattro varianti della stessa composizione quasi identica e raffigurante una donna che sbadiglia e un'altra che stira energicamente. La tela esposta al museo d'Orsay è la terza versione di questa composizione.
La scelta di questo soggetto dà risonanza alle preoccupazioni naturaliste e sociali di alcuni contemporanei dell'artista, in campo pittorico ma anche letterario come nel celebre romanzo di Zola L'Ammazzatoio, pubblicato nel 1877 e che racconta la lotta tenace e disperata della lavandaia Gervaise, trasferitasi a Parigi per tentare il suo sogno di emancipazione e ascesa sociale con l'amante Lantier. Ma il benessere, il decoro borghese e la felicità resteranno per lei un miraggio.L'opera è anche una chiara ed esplicita denuncia della miseria un cui versa il popolo parigino.Colte nel pieno del lavoro, prostrate dalla fatica, le due stiratrici di Degas sono la testimonianza dello sguardo senza compiacimento ma non privo di tenerezza ed affetto che l'artista sembra rivolgere alla classe operaia.
I gesti di ognuna delle due stiratrici sembrano aver interessato in modo particolare il pittore che cerca di fissare i movimenti effimeri e quotidiani in una rappresentazione che non è né eroica, né caricaturale. La pittura ad olio è posata sulla tela senza imprimitura e di grana grezza che offre un supporto granuloso e non omogeneo. Creando una struttura spessa e irregolare, la tinta bruna del lino, avvertibile qua e là sotto la pittura, contribuisce a far vibrare i colori pastello. Il soggetto ed il modo in cui esso viene trattato, influenzeranno il giovane Picasso del periodo blu. Il maestro spagnolo, infatti, riprenderà questo tema in un modo spesso patetico.
Niveau supérieur,
Salle 31