Saut d'obstacle, cheval noir

Eadweard Muybridge
Saut d'obstacle, cheval noir
1887
épreuve photomécanique (héliogravure)
H. 25,5 ; L. 30,0 cm.
Don Fondation Kodak-Pathé, 1983
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Alexis Brandt
Eadweard Muybridge (1830 - 1904)

Nel 1887, il britannico Eadweard Muybridge fa pubblicare, con il titolo di Animal locomotion, undici volumi di fotografie. Ogni tavola mostra l'immagine dello stesso soggetto raffigurato in diverse fasi dello stesso movimento. Più di cinquecento di queste tavole sono dedicate a soggetti umani, un centinaio, invece, mostrano cavalli ripresi a diverse andature. Centoventi tavole, infine hanno per tema vari tipi di animali come cerbiatte, elefanti, cani, maiali, tori, leoni, gatti o pappagalli.
Una decina di anni prima, Muybridge era stato il primo fotografo ad analizzare la locomozione degli esseri viventi, spinto da Leland Stanford, magnate delle ferrovie ed ex governatore della California. Appassionato di cavalli, Stanford chiede a Muybridge di provare, per mezzo della fotografia, l'attendibilità dei lavori grafici di Etienne-Jules Marey sul galoppo del cavallo che, all'epoca suscitano un vivace dibattito. Le tavole di Animal locomotion sono realizzate per l'Università di Filadelfia dove il pittore Thomas Eakins (1844-1916), anch'egli interessato alla rappresentazione del movimento, ha invitato Muybridge.
Queste immagini, realizzate grazie ad una serie di apparecchi a scatto automatico, suscitano un grande clamore in Europa e negli Stati Uniti. Nell'ottobre del 1878, una prestigiosa rivista americana, Scientific American, dedica loro un articolo, mentre nel dicembre dello stesso anno, altre tavole vengono riprodotte e pubblicate sulla rivista francese La Nature. Contemporaneamente agli scienziati, anche gli artisti sono profondamente colpiti da queste istantanee: Eakins sicuramente, ma anche e soprattutto i francesi Ernest Meissonier (1815-1891) e Edgar Degas (1834-1917). Quest'ultimo, in svariate versioni di Cavallo che si impenna si rifà alle posizioni dell'animale immortalate da Muybridge.

Artwork not currently exhibited in the museum
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