Sous-bois, forêt de Fontainebleau
Charles Nègre
(1820 -
1880)
Malgrado l'assenza di una firma o di un timbro, sembra proprio che questa immagine, per il suo formato, la sua tonalità e la sua provenienza, possa essere attribuita a Gustave Le Gray. Proveniente dalla collezione di André Jammes, l'immagine faceva parte di una raccolta di tre vedute di Fontainebleau di cui, almeno una, porta il timbro di Le Gray. Queste tre immagini erano appartenute ad un altro grande fotografo francese di metà ottocento, Charles Nègre (1820-1880).
Durante la metà del XIX secolo, Le Gray attraversa in lungo e in largo la foresta di Fontainebleau allo scopo di fotografarla. Dapprima servendosi di un negativo su carta e, in seguito, di certo sin dal 1855, ricorrendo ad un negativo su lastra di vetro al collodio. Fino al 1860, alle diverse mostre di fotografi che si tengono a Parigi e a Londra, Le Gray espone paesaggi di Fontainebleau e studi di alberi. Si tratta senza dubbio di immagini poetiche ma che sono anche autentiche prodezze tecniche. In un'opera pubblicata nel 1851, Le Gray spiega che "la vegetazione e tutti gli oggetti verdi in generale hanno bisogno di più tempo", poiché possono richiedere fino a venti minuti di esposizione.
Le Gray cerca quasi sempre di rendere i delicati contrasti tra le foglie e lungo i tronchi. Nel 1855, nel corso della prima mostra della Società francese di fotografia, il critico Paul Périer definisce uno di questi studi dal vero "notevole per la sottigliezza degli effetti di luce e di ombra". Fragile equilibrio tra superfici indefinite e zone con più dettagli, questa immagine sembra, infatti, un esempio perfetto di questo "sacrificio delle parti secondarie" all'epoca raccomandato da Le Gray.
Durante la metà del XIX secolo, Le Gray attraversa in lungo e in largo la foresta di Fontainebleau allo scopo di fotografarla. Dapprima servendosi di un negativo su carta e, in seguito, di certo sin dal 1855, ricorrendo ad un negativo su lastra di vetro al collodio. Fino al 1860, alle diverse mostre di fotografi che si tengono a Parigi e a Londra, Le Gray espone paesaggi di Fontainebleau e studi di alberi. Si tratta senza dubbio di immagini poetiche ma che sono anche autentiche prodezze tecniche. In un'opera pubblicata nel 1851, Le Gray spiega che "la vegetazione e tutti gli oggetti verdi in generale hanno bisogno di più tempo", poiché possono richiedere fino a venti minuti di esposizione.
Le Gray cerca quasi sempre di rendere i delicati contrasti tra le foglie e lungo i tronchi. Nel 1855, nel corso della prima mostra della Società francese di fotografia, il critico Paul Périer definisce uno di questi studi dal vero "notevole per la sottigliezza degli effetti di luce e di ombra". Fragile equilibrio tra superfici indefinite e zone con più dettagli, questa immagine sembra, infatti, un esempio perfetto di questo "sacrificio delle parti secondarie" all'epoca raccomandato da Le Gray.
Artwork not currently exhibited in the museum