Souvenir d'Ezneh, Haute-Egypte

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Eugène Fromentin
Souvenir d'Ezneh, Haute-Egypte
1876
huile sur toile
H. 120,0 ; L. 105,0 cm.
Legs Mme veuve Aristide Boucicaut, 1888
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Eugène Fromentin
Souvenir d'Ezneh, Haute-Egypte
1876
huile sur toile
H. 120,0 ; L. 105,0 cm.
Legs Mme veuve Aristide Boucicaut, 1888
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Adrien Didierjean
Eugène Fromentin
Souvenir d'Ezneh, Haute-Egypte
1876
huile sur toile
H. 120,0 ; L. 105,0 cm.
Legs Mme veuve Aristide Boucicaut, 1888
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Eugène Fromentin (1820 - 1876)
Artwork not currently exhibited in the museum

Il 17 novembre 1869, Eugène Fromentin, tramite l'interessamento del segretario particolare di Napoleone III, Charles-Edmond Chojecki, figura tra gli invitati ufficiali del vice re d'Egitto per l'inaugurazione del Canale di Suez. Il pittore rientrò anche nel ristretto gruppo di sessanta fortunati che si imbarcarono sul battello a vapore Béhara che risalì il Nilo fino ad Assouan, prima delle celebrazioni ufficiali.
Da questo viaggio in Egitto, Fromentin riporta soltanto alcuni schizzi e acquerelli. Tuttavia, ha tempo di annotare con cura e dovizia di particolari sul suo taccuino di viaggio tutte le impressioni che suscita in lui il paese che sta visitando. Questo diario, pubblicato postumo con il titolo di Taccuini di viaggio in Egitto così come le fotografie scattate sul posto, gli saranno di grande aiuto al suo ritorno. Una volta in patria, l'artista dipinge molte tele ambientate in Egitto tra le quali figura anche Ricordo di d'Ezneh (Alto Egitto) conosciuta anche con il titolo di Donne egiziane sulle sponde del Nilo. Proprio quest'opera, così come una veduta del Nilo, vengono presentate all'ultimo Salon a cui Fromentin prende parte nel 1876, anno della sua morte.
Un gruppo di donne è qui raffigurato al tramonto, sulle sponde del Nilo. La tela è ambientata in Africa. Questo lo si evince dalla carnagione scura delle donne raffigurate, dalla presenza del minareto e della moschea che si intravedono dietro gli alberi. La scena è divisa in due grandi zone contrapposte: il fiume immerso in una calda luce dorata da una parte e, dall'altra, un fitto fogliame sotto al quale si trovano le donne e dove tutto è un trionfo monocromatico di tonalità brune e verdi.

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