Tailleurs de pierre - Maçons

Alexandre Charpentier
Tailleurs de pierre - Maçons
1905
plaquette plâtre uniface
H. 26,8 ; L. 22,3 ; P. 2,5 cm
Mode d'acquisition inconnu, s.d.
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Alexandre Charpentier (1856 - 1909)
Niveau médian, Passerelle
Questi rilievi tardivi non fanno che confermare le confidenze che, Edmond de Goncourt, raccolse dalla bocca di Charpentier nel 1894: "Egli ha voluto dedicarsi alla scultura ritenendo colui che la praticava un uomo che, una volta salito su un'impalcatura, percuote a colpi di mazzuolo uno scalpello". Questo è proprio quello che l'artista ci mostra in questo caso: nell'opera intitolata I Tagliapietre,quest'ultimi sbozzano un blocco mentre i manovali, sulle impalcature, tirano su le pietre.
Questi rilievi costituiscono il diritto e il rovescio di una targhetta intitolata La Pietra, che fu l'ultima delle tre opere realizzate per l'Associazione francese Amici della medaglia nel 1904. Le due facce della targhetta erano intitolate: "a) il taglio ; – b) il trasporto".
La composizione è molto particolare: ternaria sul diritto, con tre operai raffigurati, binaria sul rovescio. Tuttavia, nell'uno e nell'altro caso, essa converge in direzione del centro, verso un vuoto formato da piani paralleli. Le linee si intersecano perpendicolarmente. Una sola retta obliqua per faccia spezza questo rigore plastico.
Ritmati e complementari, i gesti e le posture formano una sorta di coreografia armoniosa. Questi rilievi collocano l'opera di Charpentier tra le raffigurazioni contemporanee di cantieri realizzate dal suo amico Maximilien Luce, e I Costruttori di Fernand Léger risalenti alla metà del XX secolo.
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