Vénus et l'Amour au bord de la mer

Ker-Xavier Roussel
Vénus et l'Amour au bord de la mer
vers 1908
huile sur toile
H. 73,0 ; L. 86,0 cm.
Legs Paul Jamot, 1941
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Ker-Xavier Roussel (1867 - 1944)

Nel 1906, Roussel scopre la luce intensa della Francia meridionale e modifica la sua tavolozza, conferendole una serena luminosità, dominata dal verde e dai blu. L'artista mette da parte l'intimismo dei Nabis per ricercare il calore e la sensualità.
Roussel si appropria allora di alcune lezioni del neoimpressionismo. Nell'opera in questione questo influsso è riconoscibile in maniera specifica nella lavorazione del mare, con il ricorso a piccole pennellate parallele tracciate su uno sfondo più scuro.
L'artista trova la propria strada nella rappresentazione di temi mitologici e i paesaggi assolati da lui raffigurati si popolano, allora, di fauni e ninfe, di divinità innamorate, in un'atmosfera gioiosa e fuori del tempo. La composizione originale di questa tela deriva dalla posizione decentrata dei personaggi che lascia tutto lo spazio al paesaggio marino. Un sottile gioco di sguardi si instaura: la giovane guarda il cherubino il quale, a sua volta, si volge verso lo spettatore che osserva il mare.
Il paesaggio è composto da motivi semplificati e schiacciati, che ricordano lo stile di Puvis de Chavannes e la tecnica delle stampe giapponesi, le cui tecniche sono oculatamente adottate da Roussel.

Artwork not currently exhibited in the museum
Notizie sulla collezione