L'Origine du monde

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Gustave Courbet
L'Origine du monde
1866
huile sur toile
H. 46,3 ; L. 55,4 cm.
Dation, 1995
© Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
Gustave Courbet
L'Origine du monde
1866
huile sur toile
H. 46,3 ; L. 55,4 cm.
Dation, 1995
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Gustave Courbet
L'Origine du monde
1866
huile sur toile
H. 46,3 ; L. 55,4 cm.
Dation, 1995
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Gustave Courbet
L'Origine du monde
1866
huile sur toile
H. 46,3 ; L. 55,4 cm.
Dation, 1995
© RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Gustave Courbet (1819 - 1877)

Il primo proprietario del quadro L'Origine del mondo, con ogni probabilità il committente stesso della tela, fu il diplomatico turco-egiziano Khalil-Bey (1831-1879). Personalità eccentrica della Parigi bene degli anni sessanta del XIX secolo, mette insieme, prima di essere rovinato dai debiti di gioco, un'effimera ma sorprendente collezione, dedicata alla celebrazione del corpo femminile. In seguito, si hanno poche notizie certe sulla sorte e sui proprietari del quadro. Fino al suo ingresso nelle collezioni del museo d'Orsay nel 1995, L'Origine del mondo, che faceva allora parte della raccolta dello psicanalista Jacques Lacan, rappresenta il paradosso di un'opera famosa ma poco vista.
Courbet non ha mai smesso di rivisitare il nudo femminile, talvolta con una vena piuttosto libertina. Tuttavia, in questo quadro, l'artista si abbandona ad un'audacia e a un realismo che conferiscono all'opera un grande potere seduttivo. La descrizione quasi anatomica di un organo genitale femminile non è attenuata da alcun artificio storico o letterario. Grazie al grande virtuosismo di Courbet, alla raffinatezza della gamma delle tonalità ambrate, L'Origine del mondo sfugge allo statuto d'immagine pornografica. La schiettezza e l'audacia di questo nuovo linguaggio non escludono un legame con la tradizione: difatti, la pennellata ampia e sensuale e il ricorso al colore ricordano la pittura veneziana. Del resto, lo stesso Courbet faceva appello a Tiziano e al Veronese, al Correggio e alla tradizione di una pittura carnale e lirica.
Questo quadro, finalmente esposto senza veli posti a coprire le parti intime, torna ad occupare il posto che gli spetta nella storia della pittura moderna. Tuttavia, esso continua a porre, in modo inquietante, il problema dello sguardo.
Scheda Courbet

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